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 CANTOPRENATALEGENRICO

 

 

 

 

IL CANTO PRENATALE

 

 

Non esiste popolazione umana che non usi il canto o la musica. Il canto per secoli  ha accompagnato ogni situazione della vita, sia gioiosa che dolorosa, allo scopo di viverla nel modo migliore.

La pratica del canto prenatale non è una novità del nostro secolo, ma è una tradizione che è stata ripresa al fine di favorire un migliore benessere del nascituro e dei futuri genitori.

La fondatrice del canto prenatale moderno è la cantante M. L. Aucher, la quale attraverso gli studi di psicofonia ha osservato i bimbi, le cui madri avevano cantato durante la gravidanza, ed ha evidenziato che essi presentavano caratteristiche positive come: solidità della nuca, vigore della colonna vertebrale, vivacità di riflessi, sviluppate percezioni uditive e manuali, memoria uditiva delle voci e dei testi vocali ascoltati durante il periodo fetale. Da questi studi è emerso, inoltre, che anche la voce maschile ha un ruolo per il bambino perché lo stimola nella parte inferiore del corpo, dai piedi all’addome.

In Italia, il canto prenatale è stato rielaborato dalla Dott.ssa Elisa Benassi, ostetrica, musicoterapeuta e psicofonista.

 

                                                                                                                                                        GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Il bambino, nel ventre materno, è investito dalle vibrazioni sonore della voce della mamma, attraverso l’udito e il tatto e, allo stesso tempo, ascolta le emozioni materne. Dopo la nascita avrà già acquisito il ricordo delle canzoni o filastrocche cantate dalla madre durante la gravidanza e queste lo calmeranno.

Alcuni studi dimostrano che l’udito di un feto è funzionale a partire dalla 30° settimana di gestazione ma si evidenziano anche reazioni all’ambiente sonoro prima che la costruzione dell’orecchio sia conclusa, verso la 16° settimana. Tra i rumori che fanno parte della grande orchestra del grembo materno troviamo il ritmo cardiaco della mamma, i gorgoglii dell’intestino, la voce, le voci di chi le sta vicino, il respiro,  la musica… La voce della mamma, è l’unico rumore costante che accompagna il bambino e lo culla durante tutto il corso della gestazione. Il canto, strumento capace di creare vibrazioni preziose e intense, diventa il legame profondo, quella relazione intensa che la mamma instaura con il proprio piccolo per tutta la vita: un dialogo fatto di suoni, di sensi e d’intense emozioni.


SCOPO DEL CORSO

Il Canto prenatale consente di intraprendere un percorso di evoluzione personale attraverso la riscoperta delle vibrazioni corporee e dei suoi significati.

“Le sonorità prodotte dalla voce sollecitano precise parti del corpo: ogni suono emesso è in grado di colpire una vertebra e i gangli paravertebrali (noduli che fanno parte del sistema nervoso) che le stanno ai lati, da cui si dipartono i nervi diretti ad uno o più organi interni. Perciò a seconda della gravità e dell’acutezza dei suoni prodotti, il corpo fa vibrare una specifica parte, per la precisione le note contenute nell’ottava del pianoforte, che va da do 2 a do 3, stimolano gli arti inferiori a partire dal tallone, quelle da do 3 a do 4 investono la zona del bacino sino al diaframma, da do 4 a do 5 interessano il torace, da do 5 a do 6 fanno risuonare la zona cervicale e cranica. Il lavoro psicofonetico in gravidanza è importante poiché il bambino in utero viene sollecitato dalla voce di entrambi i genitori, in particolare l’emissione vocale della madre “colpisce” il piccolo sia dall’interno che dall’esterno del corpo materno”. (BENASSI, 1996,1998).

Con il canto prenatale, la mamma esplora le regioni più profonde del proprio corpo e delle proprie fisicità, attraverso le quali potrà conoscersi meglio, accrescendo il proprio benessere. Inoltre si tonifica e nello stesso tempo si rilassa ed instaura un dialogo diretto con il proprio bambino.

Il canto prenatale “ha come obiettivo primario quello di rendere consapevoli i genitori del fatto che la loro voce struttura il bambino accompagnandolo nella sua evoluzione biologica e psicologica”. (Benassi, 2002) 


METODOLOGIA

Uso del respiro e del suono della voce attraverso esercizi vocalici, fisici ed esecuzione di canti.

Il canto riesce a mobilitare il corpo (bacino e colonna vertebrale), invita alla morbidezza della respirazione oltre che all’esercizio di diversi muscoli (nell’azione e nell’immobilità).

Gli esercizi sono praticati in autonomia ad eccezione di quelli che si fanno in coppia o in gruppo; vengono tutti eseguiti nell’ascolto attento del proprio corpo, senza sforzi, apportando dinamicità o relax a seconda dell’obbiettivo desiderato.

Per imparare un canto, prima viene letto ad alta voce il testo della canzone, chi conduce elabora delle immagini mentali inerenti al testo ed a particolari sensazioni, che poi verranno espresse durante il canto. Il corpo si trasforma, così, in uno  strumento per esprimere ciò che è provato. 

Al canto si uniscono anche movimenti di marcia e di danza che enfatizzano in modo dolce il ritmo, fattore strumentale del feto. 

Il canto diventa in questa ottica un massaggio sonoro al bambino che unito ad un respiro profondo produce endorfine aiutando il corpo a rilassarsi.


PROGRAMMA DEL CORSO E DURATA DEL CORSO

Ognuno potrà scegliere la durata del corso, si consiglia almeno un ciclo di 6 incontri per poter raggiungere una autonomia nel vibrare il proprio corpo e i papà possono partecipare a tutti gli incontri. Il primo incontro è di prova.

Ogni incontro ha una durata di un ora/un ora e mezzo circa ed è suddiviso in:

- accoglienza con un canto e condivisione tra mamme

- ciclo di vocalizzi, che vanno a toccare i punti del cantante facendoli vibrare e canti fatti di canzoni, ninne nanne, nenie, filastrocche…(alla fine del corso la mamma avrà un suo repertorio per comunicare con il proprio bambino).

- saluto

I vocalizzi e il canto sono finalizzati ad affinare la ricezione dei segnali del proprio corpo. 


DESTINATARI

Il corso è adatto a tutte le donne di ogni età gestazionale e alle coppie interessate a questo tipo di percorso, indipendentemente dalla propria capacità canora. 


CHI CONDUCE

Annunziata De Lorenzo: ostetrica, musicista, insegnante di canto, esperta in Voco e Audio analgesia al parto (Training Psicofonetico al parto) e nel canto pre e post natale

 

PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI:

Telefono: 339 3096467    Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.t